giovedì 29 settembre 2011

La società e la politica: dove andremo a finire

La fase storica ci consegna un panorama molto grigio. Lo stato di salute della politica italiana è critico, dopo la manovra approvata con tanti giudizi negativi, c'è un progetto di rilancio della nostra economia che è sotto la lente di ingrandimento delle forze sociali e dell'opposizione. Il contesto europeo sembra aver trovato una quadra sulla vicenda del salvataggio della Gregia Oggi il Bundestag tedesco ha dato via libera a questa operazione. I mercati sono costantemente in fibbrillazione. Sono tutte situazioni che spaventano chi da soggetto passivo si trova dentro questi scenari.
Cosa fare? Credo che il futuro ci riservi solo una possibilità: quella di imparare a sopravvivere e costruire il proprio futuro. Normalmente la disperazione assaliva le genti durante e dopo un conflitto bellico; oggi i conflitti sono diversi, ma l'istinto deve essere quello: grande creatività, ottima gestione del proprio patrimonio, investimento sul futuro e mobilità sociale.
Alle famiglie, alle persone, alla società interessa capire, oltre alla analisi della evoluzione delle vicende politco e sociale, come "sopravvivere" nel sistema. La sfida deli prossimi 5 anni è davvero la Big society, ovvero la capacità di autorganizzare la propria vita, indipendentemente da quello che le protezioni sociali fino ad ora hanno consentito, dovremo occuparci di noi stessi e delle nostre comunità, tornando forse ad un vivere più semplice ma forse più autentico