lunedì 31 gennaio 2011

Siamo oramai alle porte di una crisi politica annunciata. Tutto ciò che è accaduto in questi ultimi mesi ha portato il paese in una crisi politica irreversibile. Le elezioni sembrano essere l'ultima spiaggia per uscire dal pantano. Io personalmente non solo non ne sono sicuro, ma temo che saranno solo un passaggio obbligato che non sioglerà i nodi che esistono. Avremo Berlusconi candidato premier del centro destra, Bersani candidato premier del centro sinistra e alla fine la spunterà Casini come premiere del nuovo centro. La legge elettorale attuale non consentirà a nessuno di uscire vittorioso, nel senso che anche se il PDL o come si chiamerà le elezioni, è probabile con il sistem di regole che al Senato non avrà la maggioranza. Quindi 4/5 mesi di guerra politica per tornare ad una situazione precaria e ancora più pesante. Può un paese subire questa ulteriore situazione. possiamo pensare con i problemi che ha la nostra economia e con questo debito pubblico di trovarci ancora in un sistema politico senza governo? No non credo che l'Italia possa resistere a questo scenario.
E allora un appello a cercare una soluzione alternativa, che possa scongiurare questo rischio. Solo il Presidente della Repubblica, può trovare la quadratura di questo cerchio che non si riesce a chiudere. Che almeno si faccia una legge elelttorale nuova che reintroduca la preferenza e che dia una maggioranza stabile a chi governa, altrimenti non so dove possiamo andare a finire. Un paese che non è governato o è che governato male è un paese che soffre la manacanza di politiche pubbliche oggi così determinanti per continuare, stringendo i denti, a non essere sommersi dalla paura, dalle tensioni sociali, dalla disoccupazione. Dobbiamo sapere che 5 mesi di stop, sono 5 mesi di agonia per le nostre imprese, per le famiglie per lo sviluppo.Non possiamo permettere che questo accada. Un appello anche ai media, non dovrebbero limitarsi a fare il tifo per questa o quella coalizione, per questo o quel leader, ma sprinare le classi dirigenti a sostenere una fase costituente. E' necessario un reset per ricominciare. Non è il futuro di Berlusconi, di Bersani, di Vendola di Casini, di Fini, che interssa agli italiani ma la visone futura di un paese.

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